Aria di cambiamento

Ambiente, Cambiamento Climatico

E’ un vento da nord che sferza le nostre coscienze, da mesi.

La voce calma e penetrante di una bambina, che nel frattempo sta diventando una ragazza. Un faro.

Inizialmente solo ed inefficace, che fa strada su un ristretto raggio. La sua scuola, la sua città, il governo della sua nazione: la Svezia.

Linea del fuoco negli incendi boschivi in Svezia.
Incendi boschivi in Svezia.

Terra felice, al terzo posto nella classifica mondiale stilata in base all’ Indice di Prosperità Legatum (LPI) 2012, pur con risvolti di politiche sociali ambigui.

Il mondo con i suoi traffici e le sue corruzioni, a portata di click, rendono consapevoli tutti dei misfatti e delle scelte ambientali utili solo all’uomo.

A pochi uomini.

Per poco, pochissimo tempo.

Prima di pagare tutti insieme, a cominciare da chi, già da decenni, sconta in silenzio drammi atroci inferti da amministrazioni e organizzazioni dichiaratamente criminali.

Non trovo affatto banale e utopistico parlare a voce alta di irreversibili cambiamenti quotidiani del clima e dell’ambiente naturale globale.

Non mi sento una gregaria di “movimento-trend” vuoto ed ipocrita.

Il sollevamento popolare può partire, certo, dal disastro ecologico nella propria casa o appena fuori da essa, ma può anche partire da un nucleo più lontano, che però ha più freschezza, fermezza, forza d’azione, partecipanti consapevoli e sensibili, di quanti possa contarne la nostra bella Italia, il nostro vivace Meridione.

Allora sì che mi unisco.

Sostengo nel mio piccolo, piccolissimo, spazio professionale una costante divulgazione delle necessità –tutte concatenate– di cambiamento dei comportamenti nutrizionali, perchè questi si ripercuotono sulla gestione dell’industria alimentare.

E questa sullo sfruttamento delle risorse ambientali.

E poi sulle fonti energetiche per la diffusione delle merci di consumo.

E poi le scorie di questo famelico e insaziabile ciclo…

Rappresentazione grafica della perdita dell'habitat dell'orso polare.
Cambiamenti climatici indotti dalle politiche mondiali.

Appena ne ho l’occasione, cerco di trasferire in immagini -fuori dagli occhi della mia mente- le migliori soluzioni per ripensare alla Natura come ad una casa, di cui siamo parte, non padroni.

Ma serve anche chi, con l’allegria e la fiducia irriproducibile dell’infanzia illuminata e della pre-adolescenza sana, scende in strada e preme, ingombra, ferma i cicli sordi e ciechi di chi crede che siamo tutti tv-dipendenti, lobotomizzati dai social media, azzerati dal narcisimo vuoto.

Greta Thunberg -e tanti altri spiriti scomodi e sensati- è un fiore inaspettato, almeno per me, da proteggere dalla banalità che divora la bellezza e la logica personale.

Il suo esempio è un monito ed un sostegno inestimabile alla sensibilità ambientale di alcuni di noi.

Approfondisci qui

http://www.greenreport.it/news/clima/fake-news-e-calunnie-contro-greta-thunberg-vi-spiego-chi-sono-e-perche-lo-faccio/

https://www.theguardian.com/world/2019/mar/11/greta-thunberg-schoolgirl-climate-change-warrior-some-people-can-let-things-go-i-cant